Via Tagliacozzo

Tagliacozzo
Tagliacozzo, circa 7.000 abitanti, in provincia de L’Aquila è, per estensione e per abitanti, il terzo comune della Marsica e capoluogo culturale della stessa. Fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia. Il suo territorio era stato abitato nell’antichità prima dagli Equi poi dai Marsi. Le sue origini risalgono a partire dall’XI secolo, quando il suo territorio fu inglobato nella Contea dei Marsi, enucleata dal Ducato Longobardo di Spoleto. Nel 1173 il feudo passò ai De Pontibus. Nel 1268 fu teatro della famosa battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo d’Angiò che segnò il destino del potere del Regno di Sicilia, a favore degli Angioini sugli Svevi, favorendo per secoli il potere temporale del Papa. Nel 1400 circa il papa Alessandro V staccò la Contea di Tagliacozzo dal Regno di Napoli e lo aggregò allo Stato Pontificio, confermandone la titolarità a Giacomo Orsini. Gli Orsini ottennero di aprire in Tagliacozzo una Zecca nella quale si batté il “Bolognino”. Nel 1497 furono privati dal Papa del feudo, divenuto Ducato, assegnato alla famiglia Colonna che conservò poi il feudo fino al 1806. Dopo l’unità d’Italia, anche Tagliacozzo fu investita dal fenomeno del brigantaggio e nel dicembre del 1861 venne giustiziato il generale spagnolo José Borjes, inviato da Francesco II di Borbone per riconquistare il perduto Regno delle Due Sicilie. Nello stesso anno vi furono violenti moti contro il nuovo Stato Piemontese, sedati con grande spargimento di sangue. Tagliacozzo diviene, con l’inizio del Novecento, un’importante sede di villeggiatura, specie per i romani facoltosi.