
Mostra permanente
Sulla scia dell’idea originaria circa la concezione di questo luogo, intorno al monumento alla Natura viene realizzata una mostra rispettosa della natura stessa: 11 strutture portanti di cui 10 collocate ad arco a formare un abbraccio ideale e accogliente con le persone che sosteranno nella piazzola antistante. Il pannello di apertura è posto nel punto centrale dell’arco per presentare la mostra. Su questo è presente la mappa di tutte le imprese della Rete e la descrizione dell’intervento effettuato; dietro vi è il primo pannello sulla storia di Colli Aniene, scritta e curata da Carmelo Calci. Gli altri 10 pannelli riguardano il territorio intorno al quartiere: L’Aniene, Il paesaggio storico, La Via Tiburtina antica, Ponte Mammolo e il suo Polo industriale, la Vaccheria Nardi, la Via Collatina, l’Acquedotto Vergine, il Casale della Cervelletta e le Chiese storiche. Insieme raccontano a tutti i visitatori il contesto storico-territoriale dal quale nasce Colli Aniene.
Nella parte esterna delle strutture si trova invece la storia approfondita di come è nato il quartiere e a seguire la Cronistoria dei fatti salienti accaduti nel corso dei 50 anni di storia.
Panchina ParlAscolta
Parlascolta è un’idea che prende forma, un’isola di pace progettata per ridare voce al dialogo e all’empatia nelle nostre città e nelle nostre vite. Si erge come una risposta concreta al frastuono delle incomprensioni e dei conflitti che caratterizzano la società moderna, un rumore amplificato dalla tecnologia digitale.
Nato dalla visione di Giuseppe Casalini e dalla creatività di Studio Algoritmo, ParlAscolta è un dispositivo urbano che invita due persone a vivere un’esperienza unica: una parla, aprendosi all’altra, mentre l’altra ascolta, in un silenzio rispettoso. Da questo scambio nasce l’ACCORDO. Le sue linee sinuose, plasmate nella tradizione del miglior design italiano, avvolgono i dialoganti, trasformando materiali duri come cemento e ferro in un’estetica accogliente che abbatte ogni rigidità.


Monumento alla Natura
Fin dagli inizi della vita nel quartiere, il luogo individuato ha rappresentato da sempre un passaggio ‘obbligato’ per via della notevole distanza tra una carreggiata e l’altra in quel determinato punto di Viale Ettore Franceschini.
Nel 1989 l’Associazione Iniziative Territoriali (oggi Associazione Il Foro) già attiva nel territorio con iniziative a scopo socio-culturale, decise di dare più risalto a questo attraversamento, ideando un concorso per la realizzazione di un opera d’arte che potesse divenire, nel corso del tempo, un monumento e un punto di riferimento per i cittadini del quartiere.
L’AIT mise in campo i proventi delle iniziative svolte nel corso dell’anno per acquistare il blocco di marmo greco che, con il contributo anche di Ciocchetti Marmi, costò 300mila lire.
Nel quartiere vi erano altre persone di buona volontà e tra questi, Franco Rocci ed altri, si occuparono di realizzare il basamento in cemento armato e con altre 300mila lire ne fu pagato il trasporto e la collocazione del blocco, lì dove si trova oggi.
Il concorso richiese la presentazione di proposte ispirate alla natura, parteciparono in cinque e fu aggiudicato al prof. Ugo Croce, docente dell’Istituto d’Arte Roma 2 (oggi Liceo Artistico Enzo Rossi) con il suo bozzetto dell’opera “L’uomo si libera, liberando la natura”.
Il costo per la realizzazione (15 milioni di lire) fu coperto dai contributi di tutte le principali cooperative che costruirono il quartiere: il Consorzio AIC, la Deposito Locomotive Roma S. Lorenzo, la CIMA, la Lega S. Paolo Auto.
L’opera fu interamente realizzata sul posto da Ugo Croce e i suoi allievi/studenti e ci vollero circa sei mesi per essere completata.
Nel corso del tempo subì diversi atti di vandalismo, non solo con vernici spray ma purtroppo anche con danneggiamenti solidi. L’associazione Il Foro si è occupata più volte di risistemare e ripulire il monumento a proprie spese. L’area verde intorno al monumento fin dal 2012 è stata invece adottata dall’associazione L’Anfiteatro che se ne prende cura costantemente.
Oggi grazie al nuovo contributo di Ciocchetti Marmi, abbiamo donato una nuova base che ha impreziosito il valore di questo monumento.
Evento di inaugurazione
Non poteva mancare l’inaugurazione di tutto l’intervento di riqualificazione. Sabato 5 aprile 2025 in contemporanea con “Benvenuta Primavera” è stato un giorno particolare per Colli Aniene in una assolata mattinata primaverile, intorno al monumento dedicato all’Uomo e alla Natura, uno spazio che possa accogliere gli abitanti del quartiere in ogni momento della giornata, trasformandosi da sentiero di passaggio in un luogo unico e significativo che conferisca alla zona il giusto riconoscimento.
L’evento presentato dal Presidente della Rete Claudio Polito, ha visto la partecipazione di molti personaggi, dalla sociologa Virginia Vandini che ha parlato del valore dell’ascolto generativo, a Isabella Lops che ha interpretato il monologo Il coraggio di Caterina, passando per Giuseppe Casalini, ideatore della Panchina ParlAscolta. Il tutto copartecipato da Tiziana De Chiara dell’Associazione La Chiocciolina OdV che ha tradotto nella LIS tutti gli interventi dell’evento.

E’ stato poi il momento di inaugurare con le autorità e il Presidente del Municipio IV Massimiliano Umberti ha portato la sua emozione personale prima ancora dei saluti istituzionali, partecipando poi attivamente al taglio del nastro della panchina, allo svelare in contemporanea i pannelli della mostra e a porre una pietra insieme ai cittadini, sul basamento del monumento, il tutto allietato dalla partecipazione musicale della Banda “Arturo Toscanini” di Settecamini, coordinata dal Maestro Carlo Calcagnini.

Videocamere
Primo intervento di questo tipo a Colli Aniene, le telecamere riprendono diversi punti di attenzione. Quelle di Viale Ettore Franceschini riprendono l’area verde con la mostra permanente , il monumento e la Panchina ParlAscolta; i diversi attraversamenti pedonali in un punto complesso di manovra con mezzi che arrivano da 3 direzioni (Viale Ettore Franceschini da Viale Palmiro Togliatti, inversione di marcia dello stesso viale a 2 corsie e Via Meuccio Ruini) e che si immettono in 2 direzioni (verso Viale Ettore Franceschini e Via Meuccio Ruini). Riprendono inoltre buona parte delle attività commerciali poste sotto i portici del palazzo antistante.
Quelle poste a Viale Battista Bardanzellu sono posizionate a sorvegliare un punto di attraversamento pedonale delle due carreggiate, dove nel tempo si sono verificati numerosi incidenti stradali.