Via Pescina

Pescina
Comune montano in provincia dell'Aquila, sorge a nord-est del prosciugato Lago del Fucino, conta 4.334 abitanti. Fa parte della comunità montana Valle del Giovenco, di cui è la sede principale. La presenza remota più tangibile dell’uomo nelle vicinanze di Pescina risale al Paleolitico Superiore Mesolitico. Altri reperti risalgono all’età del Bronzo e del Ferro. Con il VI sec. a.C., c’e l’arrivo di gruppi umbro-sabellici, la cui unione con i locali genera il popolo dei Marsi. Nei secoli successivi: VI, V, IV a.C., si formano nel territorio dei Marsi, le cinte fortificate od Oppida. L’Impero Romano si espande e tra alleanze, guerre e pacificazioni con i Marsi, si arriva alle famose guerre Italiche o Marse (negli anni 91 - 88 a.C.). Nel 568 d.C. iniziano le invasioni barbariche dei Longobardi. In quegli anni così tristi e bui grande importanza acquista il monastero pescinese di S. Maria in Apignanicis, ma nell’anno 880 d.C., per opera dei Saraceni è incendiato e distrutto e tutti i monaci uccisi. Durante gli anni della lotta per le investiture, tra il Papa e l'Imperatore, i Marsi appoggiarono il Papa e cosi subirono la vendetta dell’Imperatore che distrusse e incendiò quasi tutti i castelli della zona, compresa Rocca Vecchia (Pescina). Nel 1232, Federico II emanò un decreto imperiale che invitava i pescinesi a riattare ed ampliare il proprio castello. Nel 1225 soggiornò a Pescina S. Francesco d’Assisi e fondò il convento, che gli sarà dedicato. Nel 1417, Pescina è tra le terre che Carlo III e la Regina Giovanna II assegnarono a Nicola Conte di Celano quando quest’ultimo fu nominato Giustiziere del Regno e Capo della Signoria di Celano. In questo stesso anno Pescina, è menzionata tra le terre che il Papa Pio II e l’Imperatore Ferdinando D'Aragona tolgono a Ruggerotto Acclozamora e concedono ad Antonio Piccolomini D'Aragona, con un atto del 20 di Febbraio. Pescina rimane sotto i Piccolomini fino al 1591, dal 1592 al 1631 ai Peretti, dal 1632 al 1712 ai Savelli, dopo varie incertezze (1712 1741) dal 1742 al 1806 agli Sforza - Cesarini. Nel 1806 diviene comune autonomo, L’Unita d’Italia (1860), il passaggio e il soggiorno delle truppe per la repressione del Brigantaggio (1861 1880), l’apertura della ferrovia Roma - Sulmona (1888), il prosciugamento del Lago Fucino e la successiva modifica dell'economia marsicana (1877-1900), il terremoto del 1915, provocano il declino dell'egemonia pescinese sull’intera Marsica, spostando l’asse del potere politico - ecclesiastico - economico verso Avezzano. Pescina ha un Museo dedicato al Cardinale Mazzarino, nato a Pescina nel 1902 e morto in Francia nel 1661, un Teatro, un Centro di Studi Siloniani, dedicati a Ignazio Silone scrittore di fama internazionale nato a Pescina il 1 Maggio 1900,e morto a Ginevra (Svizzera) il 22 Agosto 1978.