Via degli Alberini

degli Alberini
Si riferisce ad una tenuta di proprietà di questa famiglia. Tra gli Alberini ricordiamo: Alberini, Marcello. (Roma 1511 - ivi 1580) Fu funzionario dello Stato pontificio. I suoi Ricordi, che vanno dal 1521 al 1536, conservati nel manoscritto autografo (ora fra i manoscritti della Biblioteca dell’Archivio di Stato di Roma) sono di grande importanza per le notizie precise che danno sul Sacco di Roma del 1527, e per le numerose informazioni sulle condizioni politiche e sociali e sugli avvenimenti più notevoli della città nella prima metà del sec. XVI. Essi furono editi dall’Orano nel 1895 e riediti dallo stesso nel 1901. Di Marcello Alberini ci è rimasto anche un un Quadernuccio di memorie, relative all'anno 1548, allegato al manoscritto precedente. Filoteo Alberini (Orte 1865 - Roma 1937) Inventore italiano, Fin da ragazzo si appassiona alla fotografia grazie all’apprendistato con un fotografo ambulante. Dopo aver frequentato a Roma varie scuole ed accademie senza essersi mai diplomato, parte per fare il servizio militare a Pavia. È qui che il comandante si rende conto della sua straordinaria abilità nel fare le fotografie e decide di impiegarlo nel Genio Militare. Quando si congeda, nel 1891, ottiene subito un lavoro nel reparto fototecnico dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, dove vince persino una medaglia d’oro per una sua invenzione che facilita la riproduzione fotozincografica delle mappe. Fu un pioniere del cinema italiano; inventò nel 1884 un apparecchio per la ripresa e la proiezione brevettato nel 1895 (quasi contemporaneamente al “cinématographe” dei Lumière), sotto il nome di “kinetografo Alberini”. Nel 1905 fondò lo “Stabilimento italiano di manifattura cinematografica Alberini e Santoni” (dal 1906 “Cine”) a Roma, con un teatro di posa, dirigendo il primo film spettacolare italiano: La presa di Roma (1905). Molti anni dopo porterà negli Usa la sua cinepanoramica facendosi copiare l’idea dalla Fox.