Via Amedeo Sommovigo

Amedeo Sommovigo
Nato ad Àrcola (La Spezia) il 6 ottobre 1891 da una famiglia di contadini, la sua adolescenza trascorre fra i contadini e gli operai del cantiere navale di Muggiano dove lavora dall’età di quattordici anni. Autodidatta, strappa lo studio con la rinuncia al sonno e al riposo e nello stesso tempo sviluppa i suoi ideali democratici e si batte contro le condizioni di sfruttamento degli operai e contadini. È chiamato a Forlì a reggere la nuova Camera del lavoro dal 1919 al 1924, e collabora al “Pensiero Romagnolo” che in seguito dirigerà (firmandosi “Svamego”). Dal 1924 al 1929 è segretario della sezione lombarda del Partito Repubblicano. Amedeo Sommovigo rifiuta le offerte del regime fascista che lo avrebbero facilmente portato alle più alte cariche, scegliendo invece di tornare al lavoro dei campi. Durante la guerra di liberazione farà parte del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di La Spezia. Alla caduta del fascismo, si distinse nella vita politica della sua città, ma i suoi interessi furono di più ampio respiro e fu nominato commissario del PRI in Liguria. Collaborò intanto alla “Voce Repubblicana”. Nel 1946 fu eletto dal congresso di Bologna membro della direzione del PRI (Partito Repubblicano Italiano) di cui è stato segretario nazionale dal 7 gennaio 1948 al 21 maggio 1950. Fu tra i fondatori della UIL, sindacato di cui sarà uno degli esponenti di spicco. Lavorò instancabilmente per l’organizzazione sindacale e l’assistenza dei lavoratori fino al 1963, anno del suo ritiro dalla vita politica. È stato membro del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) dal 20 febbraio 1958 al 27 gennaio 1961. Si è spento a La Spezia il 13 dicembre 1969. Civico 40 istituto superiore I.T.C. Gaetano Salvemini Vivico 41 scuola per l’infanzia Amedeo Sommovigo

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Scuola dell'infanzia Statale A. Sommovigo