Via Achille Scarpitti

Achille Scarpitti
Achille Scarpitti, imprenditore agricolo. Sul finire del 1800 concretizzò le sue intuizioni circa lo sviluppo dell’agricoltura nell’Agro Romano. Su un terreno di circa 40 ettari tra la ferrovia Roma-Sulmona, il Forte Tiburtino e il fosso di Centocelle (buona parte dell’attuale Colli Aniene), caratterizzato da una altimetria tra i 12 ed i 30 m s.l.m. ricco di acquitrini, con una mortalità malarica di circa 20 persone l’anno, iniziò un’opera di bonifica ampliando l’alveo e rettificando il percorso del fosso di Gottifredi per circa 2 km. Tale fosso diventò la dorsale della bonifica idraulica nel quale fece confluire le acque sorgive e dei diversi invasi. Uniformò la pendenza del terreno con notevoli movimenti di terra, circa 200.000 mc, con drenaggi su varie aree. La tenuta venne completamente bonificata, le acque defluivano più regolarmente verso l’Aniene e dal 1910 non si registrarono più casi di decessi per malaria. Dal 1906, mano a mano che i terreni miglioravano le condizioni di fertilità, Scarpitti realizzò strade carrarecce e costruì il centro agricolo della tenuta, una vaccheria per 40 capi, una palazzina di due piani, il magazzino, la concimaia, il fienile e un fontanile, sviluppando una produzione agricola-cereale. In quel periodo intervenne anche il comune di Roma costruendo la via Grotta di Gregna che metteva in comunicazione i lotti del Casale Nardi e del Casale Scarpitti con la via Tiburtina. Nel 1910 su buona parte della tenuta iniziò una produzione intensiva di colture ortive; costruì un’ulteriore stalla per 50 capi e altre 7 case coloniche per l’alloggiamento delle famiglie impiegate nelle lavorazioni. L’acqua sorgiva che sgorgava dai terreni era insufficiente per cui nel 1912 costruì un primo impianto di sollevamento dell’acqua a scopo irriguo con una portata di 30 lt. al secondo; il gruppo motore di pompaggio fu importato dalla Svizzera e fu uno dei primi installato su tutto l’Agro Romano. Nel 1915 fece installare altri tre impianti di sollevamento per coprire il fabbisogno dell’intera tenuta. Scarpitti fu considerato un esempio e ricevette in riconoscimento due medaglie d’argento nel 1908 dal Ministero dell’Agricoltura e nel 1923, in occasione della prima mostra dell’agricoltura tenutasi a Roma, gli fu assegnata una medaglia d’oro. Achille Scarpitti morì nel 1960 all’età di 98 anni.